La corsa è da sempre un modo per l'uomo di sfidare sia gli avversari che i propri limiti. Per questo i giochi che implicano la corsa sono diffusissimi e multiformi.
Dalle corse con le anfore, solitamente ad appannaggio femminile, alla corsa con le botti, tipica delle aree di antica tradizione enologica, lo scopo del gioco è quello di impiegare meno tempo possibile.
In Italia esistono moltissime varianti dei giochi di corsa, sparse su tutto il territorio nazionale, solitamente connesse con la vita rurale e il lavoro dei campi.
Molto spesso, questa tipologia di giochi è utilizzata in occasione delle festività del santo patrono nei paesi di campagna, e non di rado queste manifestazioni si sono trasformate in piccoli "Palii" tra le varie contrade di paese.
Cenni Storici
La corsa ha sempre rappresentato una necessità per l'uomo fin dalle origini, sia per spostarsi, sia per cacciare, sia per scappare da imminenti pericoli.
Tale pratica ha sempre avuto però anche una valenza ludica, utile sia come strumento didattico per i bambini e ragazzi, sia come allenamento per le milizie.
Già Seneca riporta che tra le sue abitudini vi era quella di correre ogni giorno in compagnia del suo schiavo Fario, il quale spesso lasciava vincere il padrone per non dover incorrere nelle sue ire.
Ritroviamo svariati tipi di corsa anche nelle popolazioni indigene, ad esempio il gruppo etnico Payacù, in Amazzonia, usa organizzare svariate volte all'anno delle competizioni che consistono nel trasportare di corsa dei ciocchi di legno da un luogo all'altro della foresta. Per gli uomini della tribù queste sono sicure occasioni per dimostrare la propria forza fisica.
Comunità ludiche
Scalillo, Cesa di Atella (Caserta), Campania
Corsa con le Botti, Macerata Campania (Caserta), Campania
Corsa con la Cannata, Arpino (Frosinone), Lazio
Tella, Prunetto (Cuneo), Piemonte
Foto: Corsa con le botti