

Torri umane
Quella delle torri umane è una tradizione presente in tutta l’area mediterranea, molto viva in Catalogna e in diversi contesti territoriali italiani, principalmente in occasioni festive.
Questa pratica ludico rituale, che consiste nela creazione di strutture umane formate da più persone, è simbolo di collaborazione, abilità fisica, equilibrio sociale ma è anche associata a rituali di fertilità e rinascita primaverile. Le torri possono essere statiche o danzanti, come nel caso del Pizzicantò di Irsina o del Pizzichentò di Castellino del Biferno, dove i partecipanti si impilano uno sull’altro, mantenendosi in un equilibrio dinamico e coordinato. Possono seguire processioni religiose come a Irsina, o muoversi lungo imprevedibili percorsi durante la festa, come a Castellino del Biferno. Queste pratiche rituali esprimono valori di solidarietà e di appartenenza alla comunità. Pur con varianti locali, il principio comune delle torri umane è il raggiungimento di un equilibrio che è fisico ma anche simbolico, esprimendo la complessa unità, il precario equilibrio e la forza del gruppo.
Le torri umane sono un esempio significativo di una tradizione vivente che si tramanda attraverso le generazioni, veicolo di valori condivisi, come l’unità, la solidarietà e il senso di comunità.
Cenni Storici
Già nel medioevo si ha notizia che nelle regioni spagnole della Catalogna e di Valencia venissero eseguite delle danze che terminavano con la costruzione di piccole torri umane. Di solito questi balli avevano luogo al termine delle processioni pasquali.
Le citazioni più antiche sulle Moixigangues catalane e sui Balls de Valencians risalgono al XV secolo, ma di sicuro il diciassettesimo e il diciottesimo secolo furono quelli in cui la diffusione di queste pratiche in Catalogna e a Valencia ebbero maggiore diffusione.
Da quel momento la tradizione si diffuse anche in altre parti della Spagna, e secondo alcuni studiosi, dalla Spagna giunsero poi nel sud dell’Italia.
Lo sviluppo di queste tradizioni popolari proseguì poi per strade differenti, divenendo i famosi e altissimi Castells in Catalogna, e trasformandosi in Pizzicantò e Scaricavascio nelle zone del Molise e della Basilicata.
In Italia rimase sempre forte la simbologia della torre come occasione per il popolo di elevarsi contro i privilegi e le angherie della classe politica, e ancora oggi nei canti popolari utilizzati dalle comunità ludiche si può riscontrare questa valenza.