

Giochi di ribattuta
Un semplice fuso di legno, una pallina, un bastone, un sasso: strumenti essenziali che, nelle mani di giocatori e giocatrici, diventano protagonisti dei “Giochi di lancio con attrezzo”, giochi di ribattuta. Ogni gesto porta con sé il valore della trasmissione di saperi, il legame profondo tra la comunità e il suo territorio, il piacere di giocare con strumenti semplicissimi ed essenziali in spazi sociali storicamente aperti, come piazze, aie, luoghi in cui il lancio può andare anche molto lontano. La forza incontra la tecnica, la memoria si rinnova nell’atto del lancio, trasformando ogni sfida in un’esperienza che attraversa il tempo. Diversi i tempi del gioco, le regole, le strategie più o meno dichiarate, i rituali sociali che accompagnano, precedono e seguono il gioco stesso.
Dal Fiolet, che premia la precisione nel colpire al volo, alla Lippa, diffusa in tutta Italia e nel mondo con varianti locali, questi giochi incarnano il patrimonio delle comunità praticanti. Ogni partita è più di una semplice competizione: è un rituale collettivo in cui il sapere si fa gesto e il movimento diventa espressione culturale, tra abilità personali e spirito di squadra.
Praticati per secoli nei cortili, nelle piazze e nelle strade, questi giochi uniscono città e campagne; sono testimonianze di tradizioni che si trasmettono rinnovando piacere di giocare e abilità. Il rumore secco di un colpo ben assestato, il volo dell’attrezzo nell’aria, l’attesa del punteggio che cresce: ogni elemento del gioco, ogni passaggio compone il valore sociale e culturale di queste pratiche. La pratica di questi giochi negli spazi culturali delle comunità – piazze storiche, strade aperte, cortili – resta un elemento fondamentale del gioco e richiede accortezze particolari nei contesti contemporanei.