Gioco e Sport Tradizionale a Torri del Benaco
25.05.23
Scorpacciata di giochi questo fine settimana a Torri del Benaco!
Palo della Cuccagna, Palota, Spàciare, Cornhole, Cerbottane, Carrom, Morra, S-ciànco.
Tanti giochi in riva al lago per divertirsi insieme e conoscere più da vicino il mondo del gioco e sport tradizionale e delle comunità di pratica che si prendono cura di questo patrimonio vivente, riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio culturale immateriale.
Questo evento è parte di Tocatì - Programma di attività per la Salvaguardia dei Giochi e Sport tradizionali, riconosciuto Buona Pratica UNESCO a Dicembre 2022.
PALO DELLA CUCCAGNA - VEN. 26/05 ore 21, Molo Piazza Domizio Calderini
L'albero della cuccagna è un gioco della tradizione popolare i cui partecipanti devono cercare di prendere dei premi, di norma generi alimentari, posti in cima ad un palo alto fino a più di dodici metri. Solitamente il palo viene ricoperto di grasso o altra sostanza che rende difficile l'arrampicata da parte dei concorrenti. Ad oggi viene considerato uno sport, ed è ufficialmente riconosciuto dal Coni. A Torri del Benaco, a giocare con noi ci sono “I CAMPAGNOLI
ASD”.
PALOTA - SAB. 27/05 DOM. 28/05 ore 10.00-12:30 e 15:00-19:00 Piazza della Chiesa
Gioco portato dall'Associazione Sportiva Palota e Minitennis di San Vito al Mantico, vivace frazione del comune di Bussolengo (VR), fa parte della grande famiglia della sferistica, che vede moltissime varienti in tutto il mondo. La
palota così attualmente giocata, nasce nel 1968 grazie a Dorino Biondani nella omonima trattoria di San Vito al Mantico. Fino agli anni ’90 si giocava in campi con sponde laterali e con palline in legno e pelle costruite da artigiani locali; dopo un periodo di inattività, il gioco ha ripreso vigore nel 2018. Attualmente i giocatori praticanti sono una quarantina, tra i 45 e i 65 anni: sono i ragazzini cresciuti che giocavano un tempo nel campo della Trattoria, la quale ancora oggi lega il momento ludico al cibo tipico della tradizione veronese, come le immancabili polpette.
SPACIARE - SAB. 27/05 DOM. 28/05 ore 10.00-12:30 e 15:00-19:00 Via Marconi
Associazione ASD “Le 3 Province”, Olmo di Martellago, Treviso La grande famiglia dei birilli, di cui le spàciare fanno parte, testimonia la sua esistenza sin dall’Antico Egitto passando per il medioevo fino ai giorni nostri. A Treviso le prime gare ufficiali risalgono al 1901 ma è nel 1948 che prende vita la Federazione Birillistica Trevigiana (oggi Federazione Autonoma Birillistica Italiana), che attualmente conta 27 società protagoniste del Campionato Italiano. Ad aspettarvi l’Associazione sportiva dilettantistica Le Tre Province di Olmo di Martellago (TV) che ogni giorno si impegna a promuovere e diffondere il valore di questo sport tradizionale.
CORNHOLE - SAB. 27/05 DOM. 28/05 ore 10.00-12:30 e 15:00-19:00 Piazza della Chiesa
Il Cornhole è un gioco a squadre nel quale si lanciano dei sacchetti di stoffa, riempiti solitamente di mais, verso una piattaforma di legno. Sulla piattaforma c'è un foro del diametro di 15 cm. Pare che il Cornhole sia originario della Germania, dove, nel 1325 un mobiliere di nome Mathias Kuepermann, osservando dei bambini giocare a tirare delle grosse pietre in una buca, inventa un sistema meno pericoloso per divertirsi. Guardandosi intorno e vedendo la grande quantità di grano a disposizione nella sua Baviera decide che le nuove "pietre" saranno dei sacchetti riempiti con una libbra di chicchi di grano. Dopo un periodo di oblio, il Cornhole riappare in America, nella zona di Cincinnati dove, nel frattempo, erano giunti alcuni emigranti tedeschi.
CERBOTTANE - SAB. 27/05 DOM. 28/05 ore 10.00-12:30 e 15:00-19:00 Piazza Domizio Calderini
Bussolotti, i cartoccetti, i cuppetielli.
Tanti i nomi per i dardi che vengono lanciati con le cerbottane, gioco tra i più amati dai grandi e piccoli. A Verona questi proiettili di carta si chiamano Pirole, dall’abitudine di sparare in aria a raffica le bacche dell’albero del “Pirlar” Bagolaro o Spaccasassi, dopo essersene riempiti la bocca.
CARROM - SAB. 27/05 DOM. 28/05 ore 10.00-12:30 e 15:00-19:00 Piazza della Chiesa
Antichissimo gioco di abilità e strategia, il Carrom è molto diffuso in India ma anche in Sri Lanka, Bangladesh, Nepal, Afghanistan e Birmania. In Italia, come in altri Paesi europei è arrivato e diffuso con i nuovi flussi migratori; Verona vanta la comunità di giocatori più numerosa in Italia. È chiamato biliardo da dita perché i giocatori – 2 o 4 – devono mandare in buca tutte le proprie pedine con lo striker, una pedina neutra che viene colpita con un colpo secco di dita su una tavola di legno quadrata. Il piano di gioco va mantenuto completamente asciutto per permettere ai dischetti di scorrere liberamente. Giochiamo con il Carrom Club Verona.
MORRA - SAB. 27/05 ore 10.00-12:30 e 15:00-19:00 Via Cairoli
Il gioco consiste nell’indovinare la somma dei numeri che vengono mostrati simultaneamente con le dita dai giocatori.
Lo scopo oggi è quello di tornare nelle piazze per far conoscere nuovamente questo gioco, bandito dai luoghi pubblici e tutt’ora penalizzato dalle normative.
Giocheremo a questa diffusissima pratica ludica tradizionale con i giocatori lessinici di Sant'Anna Dalfaedo (VR).
S-CIANCO - SAB. 27/05 DOM. 28/05 ore 10.00-12:30 e 15:00-19:00 Molo Piazza Domizio Calderini
In veronese, è solo uno degli infiniti nomi con cui è conosciuto in Italia il gioco della Lippa. Le prime testimonianze di questa attività ludica risalgono addirittura agli Egizi di 4.000 anni fa: oggi è praticato in Europa, Africa, Asia e Americhe, con numerose varianti. La solida comunità di giocatori e giocatrici veronesi nasce nel 2002 come gruppo informale legato all’Associazione Giochi Antichi: attualmente è formato da più di 100 giocatori e giocatrici, che gareggiano in tornei e campionati territoriali, ma si confrontano anche con altre comunità regionali e nazionali che per il secondo anno consecutivo.
Sabato 27 maggio ore 21:00, Piazza della Chiesa
CONCERTO CONTRADA LORÌ
Siamo nel 2012 quando Roberto Rizzini, autore, cantautore, musicoterapeuta e coproprietario di una rinomata osteria veronese, ebbe un’idea e invitò nella sua casa nel borgo di Avesa alcuni amici come lui appassionati di cibo, vino e buona
musica: un cuoco-filosofo contrabbassista, un medico violoncellista, un musicoltore mandolinista, un educatore fisarmonicista e due giuristi: un chitarrista e un cantante.
Fu quel giorno, sorseggiando Valpolicella, che diventarono Contrada Lorì: un gruppo, oggi con due dischi all’attivo, che racchiude in sé il valore di un territorio e che anima con passione ed entusiasmo tutte le piazze e le osterie di Verona e provincia.