Dal Nord al Sud della Penisola iniziative per commemorare la "Giornata mondiale del gioco"

    25.05.12

    Il 28 maggio sarà dedicato alla “Giornata mondiale del gioco” che intende riaffermare il diritto al gioco sancito all’art. 31 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

    Questa iniziativa è promossa dall’Associazione Internazionale delle Ludoteche (ITLA).
    Tante sono le attività nel Bel Paese, nelle grandi città e nei piccoli comuni della penisola, che si organizzano per l'occasione. E tutti come sempre possono partecipare. Tante sono anche le ludoteche che per l'occasione diventano il luogo privilegiato dove gli amanti del gioco possono ritrovarsi e fare una partita a giochi da tavolo senza età. E poi ancora, nei musei dedicati al gioco, laboratori d'eccezione coinvolgeranno grandi e bambini.

    Come ricorda Dario De Toffoli in un suo recente articolo sul Fatto Quotidiano, "In questo panorama generale sconfortante, dove il gioco è percepito principalmente come vizio, questa iniziativa riporta un po’ di speranza, perché sottolinea i migliori aspetti culturali del gioco, un’attività utile per l’educazione, la socializzazione e l’aggregazione".

    Il piacere di giocare si riafferma in questo week end anche grazie alle comunità di gioco della nostra penisola; i giochi tradizionali legati al territorio sono quel patrimonio che tramandato da secoli, mantiene in vita la memoria storica, le peculiarità ambientali e la creatività sociale.
    Si parte dalla Basilicata, dove nel piccolo comune di Irsina, robusti giovani si ritroveranno per praticare l'antica tradizione delle torri umane, chiamata Pizzicantò. Le torri umane tipiche di tutta l'area del mediterraneo, richiamano la voltà del popolo di elevarsi. La comunità di Irsina si ritrova sabato mattina alle 10 e alle 15 davanti alla Chiesa della Madonna della Pietà, per rivivere la tradizione delle torri umane.

    Si passa poi da Avella, in provincia di Avellino dove la comunità ludica dei Rami del melo giocherà al Nastro D'amore. Antica tradizione che ha viaggiato tra le sponde del mediterraneo, è un gioco diffuso durante i riti propiziatori della primavera e come ne ricorda il nome durante il matrimonio. Una tradizione eseguita con 13 nastri attaccati ad un grande palo. I partecipanti danzeranno intorno, incrociando i loro nastri sia Sabato 26 alle ore 20.00 che Domenica 27 maggio sempre alla stessa ora in Piazza Convento ad Avella.

    Durante la giornata di Domenica 27 maggio dalle 10.00 alle 17.00 continua a Verona in Località Dolcè il X campionato Veronese di S-cianco. Si disputa questa settimana l'ultima partita prima della finale del 3 Giugno. Lo s-cianco, nome con il quale si chiama il gioco della Lippa a Verona, grazie all'opera dell'Associazione Giochi Antichi è ritornato alla ribalta nelle piazze e strade della Provincia di Verona coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone

    E per finire, nell'estremo nord d'Italia, Lunedì 28 maggio alle ore 13 a Terento i giocatori di Ranggeln, vestiti di braghe e camicione di lino bianco si affronteranno a piedi nudi in mezzo sull'erba. Questa tradizione tipica delle zone alpine di lingua tedesca secoli fa è approdata anche in Alto Adige.